Giudice di Pace di Bologna, sentenza 27 febbraio 2015, n. 720 est. dott. Pederzoli. Il Giudice di Pace di Bologna si uniforma all’indirizzo del Tribunale in tema di mandati CARD ed interventi volontari. Ritiene dovuto il risarcimento in via presuntiva del danno da fermo tecnico (quantificato in € 50,00 giornalieri) e il rimborso delle spese di assistenza legale stragiudiziale (nella misura € 400,00 su di una sorte di € 3.600). Scarica la sentenza: Pederzoli 01

Riceviamo dall’avv. Giorgio Bacchelli e dall’avv. Giancarlo Armenia

Giudice di Pace di Reggio Emilia, sentenza 13 dicembre 2012 n. 2.403. Est. Avv. Elisabetta Freddi.

In tema di danni conseguenti ad un sinistro stradale, il proprietario dell’autovettura coinvolta ha diritto al risarcimento, da calcolarsi in via equitativa, del danno da fermo tecnico derivante dall’impossibilità di utilizzare il mezzo durante il tempo necessario alla sua riparazione anche in assenza di prova specifica, rilevando a tal fine che il danneggiato sia stato privato del veicolo per un certo tempo, anche a prescindere dell’uso cui era destinato.

L’attuale sistema legislativo in materia di assicurazione obbligatoria per la responsabilità civile da circolazione stradale non è di agevole conoscenza da parte degli utenti che, peraltro, spesso non dispongono del tempo necessario all’espletamento delle relative formalità.  L’intervento del professionista sia esso legale o perito di fiducia, è necessario non solo per dirimere eventuali divergenze sui punti della controversia, quanto per garantire già in questa prima fase regolarità del contraddittorio.

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Riceviamo dall’avv. Alessandro Moruzzo

Giudice di Pace di Bologna, sentenza 7 agosto 2012 n. 5.715 est. Dott.ssa Rinaldi. Il cosiddetto danno “da fermo tecnico” subito dal proprietario di un autoveicolo coinvolto in un incidente stradale per il mancato uso del medesimo durante il tempo necessario alle riparazioni può ben essere liquidato in via equitativa indipendentemente dalla prova specifica. Ciò che conta è che il danneggiato sia stato privato del veicolo per un certo tempo, anche a prescindere dall’uso effettivo cui esso era destinato, giacchè l’auto anche durante la sosta è fonte di spese che vanno perdute per il proprietario, ed è anche soggetto ad un deprezzamento di valore. Scarica la sentenza: rinaldi02.pdf

Riceviamo dall’avv. Giancarlo Armenia:

Giudice di Pace di Parma, sentenza 27 settembre 2012 n. 9.971 est. Dott. Mazza Qualora, essendo astrattamente applicabile la procedura di indennizzo diretto, il danneggiato decida di non avvalersene rivolgendosi invece alla compagnia del responsabile civile (avvalendosi di un diritto espressamente riconosciuto dalla nota pronuncia interpretativa della Corte Costituzionale), la compagnia del danneggiato può intervenire nel giudizio solo ove questo dichiari di accettare il contraddittorio. L’intervento è inammissibile in quanto non riconducibile ad alcuna delle fattispecie tipiche stabilite dalla legge; inoltre l’interveniente non ha alcune interesse attuale e concreto meritevole di tutela a contraddire: dovrebbe anzi sostenere la posizione sostanziale del proprio assicurato, a mente dell’art. 1917 c.c.. In conclusione l’interesse della compagnia del danneggiato all’intervento è illegittimo derviando da un accordo (la Convenzione fra Assicuratori) privatistico e senza alcuna rilevanza di diritto pubblico.

Mentre il fermo effettivo del veicolo (relativo a tutto il periodo di mancato utilizzo) necessita di specifica prova, comportando un danno emergente, il fermo tecnico (limitato al tempo necessario per le riparazioni) può essere liquidato equitativamente. Scarica la sentenza: mazza.pdf

Giudice di Pace di Bologna, sentenza del 16 ottobre n. 29.798, est. Monici. La cessione di credito a favore di una società di servizi la cui attività si esplica nell’assistenza stragiudiziale prestata al danneggiato non viola le norme sul Testo Unico Bancario, ed è valida ed efficace. A tal fine puà considerarsi intersa a “perdere la causa in una pletora di eccezioni”. Scarica la sentenza:

http://aniadelenda.myblog.it/media/01/01/1955340513.pdf

Giudice di Pace di Bologna, sentenza 1 settembre 2009, n. 667/09, est. Caretti. Non solo il proprietario di un mezzo incidentato, ma anche il custode dello stesso è legittimato a cedere il credito, qualora dimostri incaricato della riparazione e di essere quindi tenuto al pagamento della stessa. Anche in questo caso, oltre all’importo necessario per la riparazione è dovuta al cessionario una somma equitativamente quantificata quale ristoro del cosiddeto “fermo tecnico”. Scarica la sentenza: http://aniadelenda.myblog.it/media/00/02/1385696232.pdf

 

Giudice di Pace di Bologna, sentenza 30 aprile 2009, n. 24.584, est. Monici. La richiesta di rimborso di onorari stragiudiziali costituisce mutatio libelli e quindi non può trovare ingresso dopo l’udienza di cui all’art. 320 c.p.c. Il danno da fermo tecnico è un danno in re ipsa da liquidarsi presuntivamente in via equitativa.

Scarica la sentenza:monici 01.pdf

Un breve riepilogo delle recenti pronunce della Suprema Corte relative alla risarcibilità del danno da sosta:

Scarica Cass. Civ. 27 gennaio 2010 n. 1688: CASSAZIONE – SEZ. III – N. 1688-10 – RG. 14069-10 – FERMO TECNICO.pdf

Scarica Cass. Civ. 21 ottobre 2008 n. 25558: fermo tecnico 1.doc

Scarica Cass. Civ. 9 novembre 2006 n. 23916: fermo tecnico 2.doc

Scarica Cass. Civ. 13 luglio 2004 n. 12908: fermo tecnico 3.doc

Scarica Cass. Civ. 14 dicembre 2002 n. 17963: fermo tecnico 4.doc