Giudice di Pace di Imola, sentenza 15 aprile 2009 n. 552, est. Bettini. Il diritto nascente da fatto illecito trova il suo momento genetico nell’evento dannoso, e quindi la cessione di un credito non ancora quantificato nell’ammontare non può in alcun modo essere considerata cessione di credito “futuro”. La “specialità” degli art. 144 e 149 C.d.A. non esclude l’azione diretta a favore del creditore ceduto. L’auto sostitutiva noleggiata per il periodo di tempo necessario alla riparazione costituisce voce di danno risarcibile. Qualora il mezzo rimasto incidentato abbia perduto parte del valore in conseguenza del sinistro (il che avviene abitalmente nei veicoli di recente acquisto) il danno ulteriore deve essere liquidato in base alla nota “Formula di Tornaghi”.

Scarica la sentenza: http://aniadelenda.myblog.it/media/00/02/1691745372.pdf

Giudice di Pace di Bologna, sentenza del 16 ottobre n. 29.798, est. Monici. La cessione di credito a favore di una società di servizi la cui attività si esplica nell’assistenza stragiudiziale prestata al danneggiato non viola le norme sul Testo Unico Bancario, ed è valida ed efficace. A tal fine puà considerarsi intersa a “perdere la causa in una pletora di eccezioni”. Scarica la sentenza:

http://aniadelenda.myblog.it/media/01/01/1955340513.pdf

Giudice di Pace di Bologna, sentenza 1 settembre 2009, n. 667/09, est. Caretti. Non solo il proprietario di un mezzo incidentato, ma anche il custode dello stesso è legittimato a cedere il credito, qualora dimostri incaricato della riparazione e di essere quindi tenuto al pagamento della stessa. Anche in questo caso, oltre all’importo necessario per la riparazione è dovuta al cessionario una somma equitativamente quantificata quale ristoro del cosiddeto “fermo tecnico”. Scarica la sentenza: http://aniadelenda.myblog.it/media/00/02/1385696232.pdf

 

Spine, 1999 Jan. I, 24 (86-96) Ricognizione e critica metodologica delle letteratura che rifiuta la sindrome da colpo di frusta – Freeman MD, Kroft AC, Rossignon AM, Weaver DS, Ryser M, Dipartimento di Salute Pubblica e Medicina Preventiva di Scienze Sanitarie Dell’Oregon, Scuola Universitaria di Medicina, Portland, USA. Estratto: “La validità della sindrome da colpo di frusta è stata origine di dibattito nella letteratura medica per diversi anni. Alcuni autori hanno pubblicato articoli che suggeriscono che i danni da colpo di frusta siano possibili solo ad una certa velocità di collisione, mentre altri hanno sottolineato come il problema sia da considerarsi o su di un piano psicologico o come un mezzo per ottenere secondari fini economici. Questi articoli contraddicono la maggioranza della letteratura, che mostra come i danni da colpo di frusta e le loro sequenze siano problemi altamente diffusi che colpiscono una significativa porzione della popolazione. Gli autori del corrente scritto hanno recensito la letteratura medica ed ingegneristica che si riferisce alla sindrome da colpo di frusta e hanno ricercato tutti gli articoli che rifiutano la validità dei danni da colpo di frusta. Sono stati trovati 20 articoli che contengono chiare affermazioni intese a rifiutare la validità del colpo di frusta e che rispondono ai parametri di ricerca. La metodologia descritta in questi articoli è stata valutata criticamente per stabilire se le osservazioni degli autori che riguardavano la validità della sindrome da colpo di frusta fossero scientificamente fondate. Gli autori del corrente studio hanno scoperto che tutti gli articoli contenevano notevoli falle metodologiche con riguardo alle affermazioni dei rispettivi autori che si prefiggevano di rifiutare la validità del danno da colpo di frusta. La falla metodologica più frequente era la portata numerica dello studio non adeguata; altre falle riscontrate: lo spettro non rappresentativo dello studio, le condizioni di collisione non rappresentative (per quanto riguarda i testi di collisione) e proiezioni di studio non appropriate. Come risultato della presente ricognizione critica è stato determinato che non esiste alcuna base epidemiologica o scientifica in letteratura per le seguenti affermazioni: i colpi di frusta non portano a dolore cronico, le micro collisioni che non provocano danni al veicolo difficilmente provocano danni fisici e il trauma da colpo di frusta è comparabile dal punto di vista bio-meccanico con i movimenti comuni della vita quotidiana.”

 

Le conclusioni di questo studio, non molto divulgato, concordano con i test di collisione eseguiti eseguiti dalla tedesca ADAC, di cui si dà conto in questo articolo comparso su “Automobile Club” del gennaio 2001: “L’Unione degli assicuratori tedeschi concorda che nell’ottanta per cento di tutti i tamponeamenti … almeno uno dei passeggeri  soffrirà degli effetti delle lesioni al collo e alla colonna vertebrale forse per il resto della vita”:Lautomobile.pdf